Porto di Napoli Autotrasportatori

Attilio Musella, segretario regionale della Fita-Cna Campania: “Al Porto di Napoli da giorni si lavora con una operatività ridotta. Gli autotrasportatori costretti a fare orari assurdi”

Oltre cento camion fermi da circa due ore nel Porto di Napoli per lamentare criticità che da anni sono un’ancora che frena lo sviluppo del settore. Una manifestazione spontanea portata avanti dagli autotrasportatori che da diversi giorni lamentano di una operatività ridotta del Porto di Napoli a causa di rallentamenti di procedure di carico e scarico dei container.

«Ci sono rallentamenti nelle procedure della Conateco che è il terminal che movimenta l’80% delle merci del Porto di Napoli – dichiara Attilio Musella, segretario Fita-Cna Campania – abbiamo provato più volte a portare la problematica all’attenzione dell’Autorità Portuale ma non si riesce a trovare una soluzione. Da diversi giorni stiamo lavorando malissimo, i nostri autisti sono costretti a fare orari stressanti e lunghissimi».

Il disservizio comporterebbe diverse conseguenze negative.

«I nostri camion fanno ore e ore di fila, sia per il ritiro che per la consegna del container. Si provoca un danno economico alle aziende perché le ore di attesa non vengono pagate, ma si cagiona anche un danno sociale ed ambientale considerando che ci sono centinaia di camion in fila in attesa di effettuare operazioni di carico scarico» continua Musella.

«I nostri autisti devono rispettare ore di guida in base ad un regolamento europeo e talvolta sono costretti a sforare le ore di guida a rischio della sicurezza stradale. Dopo che l’autista ha fatto un viaggio a Roma o in Puglia, ritorna e deve stare 4 o 5 ore in fila per fare una semplice operazione di scarico o ritiro del contenitore questo può diventare un pericolo per la viabilità stradale» afferma il segretario regionale della Fita-Cna Campania.

«Abbiamo scritto all’Autorità Portuale ed alla Conateco, con una lettera abbiamo evidenziato le falle la scarsa operatività – conclude Attilio Musella – Chiediamo che l’Autorità Portuale, la Capitaneria e la Guardia di Finanza intervengano e ci diano una mano operativa».

Porto di Napoli Autotrasportatori

www.impresaitaliana.net

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