Quanto è importante il lavoro che nei prossimi trent’anni svolgeranno le associazioni, la scuola, le istituzioni e le aziende che per orgoglio hanno scelto di lottare per il loro territorio?

Solo attraverso il gioco di squadra sarà possibile ridisegnare il futuro dell’Italia, e del Mezzogiorno, e superare lo stallo economico, e talvolta valoriale, in cui ci troviamo.

Il caro bollette ha sancito la chiusura di centinaia di aziende e stando ai dati raccolti da diversi centri studi il trend negativo non è destinato a fermarsi. C’è bisogno di un Governo forte capace di fare scelte radicali per imboccare la strada della crescita e riportare l’Italia a guardare con positività al futuro.

Intanto nel Paese è in atto una guerra tra poveri.

Da un lato dipendenti, lavoratori autonomi e stagionali che non riescono ad arrivare a fine mese a causa degli aumenti dei prezzi e dall’altro chi percepisce il reddito di cittadinanza accusati spesso di essere dei fannulloni.

Un Paese spaccato con un alto tasso di malcontento tra le fasce deboli della società. Imprenditori costretti all’impossibilità di fare anche una minima programmazione futura con il commercio di vicinato chiamato a rispondere con forza all’avanzata dei nuovi sistemi di vendita online.

L’Italia riuscirà a vincere le sfide future che l’attendono su lavoro, disoccupazione, imprese, internazionalizzazione, mezzogiorno, tasse e burocrazia? Noi speriamo di si e proveremo a raccontare, passo dopo passo, l’Impresa Italiana.