Lex, Com & Labor

Biancardi: “In Lex, Com & Labor ho trovato professionalità e competenza. Alle aziende offriremo un servizio a 360 gradi”

«Orgoglioso di poter usufruire delle competenze professionali dell’avvocato Biancardi, per noi tutti questa partnership è un’esperienza formativa importante – dice Fabio Di Gennaro, fondatore di Lex, Com &Labor – l’avvocato Biancardi è un ottimo professionista, per me e per lo studio la sua presenza è un plus».

Nuova partnership in Lex, Com & Labor che da via Massimo D’Azeglio 1, Pomigliano d’Arco, continua a crescere ed a strutturarsi come boutique al servizio di clienti che desiderano essere seguiti a 360 gradi con consulenza del lavoro, legale e fiscale.

L’ultimo ingresso nello studio fondato da Fabio Di Gennaro, noto consulente del lavoro partenopeo, è quello dell’avvocato Giancarlo Biancardi.

«Ho avuto il piacere di incontrare Fabio Di Gennaro, professionista serio e di livello. Per questo sono onorato di avviare questa collaborazione professionale. Offriremo un servizio a tutto tondo alle imprese che si rivolgeranno a Lex,Com & Labor».

Queste le parole di Biancardi, avvocato penalista del foro di Nola con oltre trent’anni di esperienza abilitato al patrocinio dinanzi alla Corte di Cassazione. Presidente della Camera Penale presso il Tribunale di Nola dal 2004 al 2008 (durante la sua presidenza la Camera Penale venne intitolata a Giovanni Leone), autore di pubblicazioni, ha avuto un incarico di docenza presso la Scuola di Specializzazione delle Professioni Forensi della Federico II di Napoli e da anni è cultore della materia presso la cattedra di Diritto Processuale Penale dell’Università Federico II.

Biancardi come avvocato si è occupato di reati di criminalità organizzata, colletti bianchi, inquinamento e da circa vent’anni si è specializzato in questioni societarie e tributarie, branca importante del diritto penale.

«Tutto ciò che attiene alla sfera del penale tributario e fiscale è molto richiesto ultimamente ma è altrettanto importante attenzionare tutto quanto previsto dalla legge 231/2001 che riguarda i modelli organizzativi e le responsabilità degli enti. Questa normativa deve ancora essere recepita a pieno dagli imprenditori locali mentre al nord la questione è diversa».

In effetti la legge 221/2001 prevede, oltre alla responsabilità penale personale dell’amministratore o del dipendente che commette un reato, anche una responsabilità dell’ente, della società, con sanzioni pecuniarie molto importanti qualora si attesti che l’azienda non abbia adottato un modello organizzativo valido e teso a scongiurare la commissione di tali reati. In questo ramo, negli ultimi tempi, c’è molta attenzione da parte della Procura della Repubblica.

Lex, Com & Labor

www.impresaitaliana.net

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