impiantistica

Il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli: «Fondamentale rilanciare il settore dell’impiantistica edilizia per salvaguardare i posti di lavoro e per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione per il 2030»

L’Ufficio Studi di Anima Confindustria ha analizzato l’andamento del mercato manifatturiero in riferimento alla produzione di caldaie, climatizzatori, pompe di calore, rubinetti, valvole per l’edilizia, tecnologie per il trattamento domestico dell’acqua, sistemi di pompaggio. Dopo un 2022 di crescita straordinaria (+10,4% rispetto al 2021), i dati emersi sull’anno appena trascorso registrano un’inversione di tendenza. Risulta, infatti, che questi comparti abbiano registrato nel 2023 una produzione pari a 13.961 milioni di euro: in calo del -4,7% rispetto ai 14.642 milioni del 2022.

Questa percentuale fa riferimento ai settori nel loro insieme: se da un lato le valvole per l’edilizia e la rubinetteria sono cresciute leggermente (+0,2%) raggiungendo quota 5.620 milioni di euro nel 2023, alcune tra le tecnologie considerate hanno raggiunto valori anche inferiori al -10%. La flessione dei fatturati si accompagna con il relativo calo anche delle esportazioni: nel 2023, -2,4% rispetto all’anno precedente, con un valore che si attesta intorno agli 8.572 milioni di euro.

«L’andamento negativo evidenziato dall’Ufficio Studi di Anima è da ricondurre a diversi fattori concomitanti» commenta il presidente di Anima Confindustria, Marco Nocivelli. «In primo luogo, il calo dell’impiantistica edilizia è una conseguenza indiretta del progressivo ridimensionamento dei bonus edilizi, con lo stop a cessione del credito e sconto in fattura. A questo si aggiungono la perdita di potere d’acquisto delle famiglie, la progressiva carenza di liquidità di migliaia di imprese, l’enorme massa dei “crediti incagliati” legati alla fruizione dei bonus edilizi».

«Ciò che abbiamo detto alla fine del 2023 insieme ad altre associazioni di categoria va ribadito anche oggi: è fondamentale rilanciare il settore dell’impiantistica edilizia, che rappresenta una parte importante dell’economia italiana, sia per salvaguardare i molti posti di lavoro del settore, sia per valorizzare l’eccellenza tecnologica italiana, capace di percorrere la strada verso la transizione energetica e sostenibile coltivando la migliore innovazione».

«Non dimentichiamoci, inoltre, che il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del 2030 passa proprio dall’ammodernamento del parco edilizio a livello nazionale. La partecipazione a manifestazioni come MCE – conclude il presidente Nocivelli – è una preziosa occasione per valorizzare ancora di più un settore di eccellenza, diffondendo la cultura industriale e fornendo opportunità di networking per gli attori della filiera».

www.impresaitaliana.net

Impiantistica edilizia in calo nel 2023

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