Acerra

Nel lungo comunicato del Comitato NO 4° Linea Termovalorizzatore di Acerra gli ambientalisti si chiedono del perché il Presidente della Regione Campania ha incontrato Monsignor Di Donna e non loro: “Non ha voluto incontrare il Comitato, ha preferito il rapporto uno a uno”

«La malattia per noi è diventata un affare collettivo” ed allora come collettività ci siamo fatti portavoce di chi è senza voce». Inizia così il lungo comunicato del Comitato NO 4 Linea composto dagli ambientalisti che si oppongono alla costruzione della 4° linea dell’inceneritore di Acerra.

Di seguito il resto del comunicato degli ambientalisti:


Fa notizia la tempestività con cui il giorno dopo la presentazione dei dati del Registro Tumori dell’Asl NA2, nel convegno organizzato dal Comitato No 4° Linea Inceneritore – per la difesa ambientale, il presidente De Luca incontri il Vescovo Di Donna. Non ha voluto incontrare il Comitato, ha preferito il rapporto uno a uno.

Possiamo fare qualche riflessione al riguardo, pensando alla forza della mobilitazione popolare, dei dodicimila che sono scesi in piazza, ai dati che ieri sono stati presentati, all’Asl che si rifiuta di intervenire, agli interventi invece, quelli sì pieni di passione civica e di professionalità, di coloro che non hanno avuto timore di “metterci la faccia”, alla figura del Vescovo che è arrivato a “commissariare” la politica.

Abbiamo chiesto che si facesse luce su ciò che sta accadendo sul nostro territorio. Vogliamo il REC, il registro epidemiologico comunale; chiediamo la geolocalizzazione dei siti inquinanti, il biomonitoraggio attento sulla popolazione, le bonifiche, la moratoria sui nuovi impianti. Vogliamo una commissione mista su base volontaria tra Comitato ed Asl per un approfondimento con uno studio epigenetico per escludere gli stili di vita tra le cause tumorali; vogliamo credere in un “modello Acerra” per tutelare la salute delle mamme e dei bambini, il nostro futuro.

“La malattia per noi è diventato un affare collettivo” e non può risolversi in un monologo a distanza veicolato dall’addetto stampa.

Il comunicato della Regione Campania non ci tranquillizza, si parla di “sospendere ogni decisione relativa al termovalorizzatore e all’ipotesi di quarta linea avviando una ricognizione dettagliata e attualizzata sui programmi di smaltimento dei rifiuti”, non si dice che la quarta linea non si farà.

L’irresponsabilità di cui parla il presidente De Luca non è certo da imputare ai cittadini di queste terre, ma a chi in circa vent’anni non ha pensato ad una soluzione del problema rifiuti diversa dall’inceneritore di Acerra. Abbiamo posto un problema. Chiediamo una soluzione per la nostra salute. Ed un atto ufficiale che scongiuri la costruzione della quarta linea. Tutto questo ci è dovuto.

www.impresaitaliana.net

De Luca incontra il Vescovo di Acerra. Gli ambientalisti: “Perché non riceve il Comitato No 4 Linea?”

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