Borrelli

La gente ormai segnala gli illeciti alle forze dell’ordine ed a Borrelli, le battaglie dell’onorevole dei Verdi sono conosciute da tutta Italia

Libera un ospedale dagli abusivi, lotta in prima linea contro i parcheggiatori che pretendono denaro dietro minaccia di danni all’auto, si schiera senza mezzi termini contro la mentalità camorristica che attanaglia la città. Poi ancora lotta contro chi da anni occupa suolo pubblico illegalmente, si batte per la sicurezza di Napoli, per il rispetto delle regole, per una città vivibile.

Parliamo di Francesco Emilio Borrelli, un deputato sotto scorta. Una persona che ogni giorno prova ad arginare la deriva di illegalità diffusa che purtroppo esiste “anche” tra Napoli e provincia.

Questa mentalità retrograda frutto di ignoranza ed assenza delle istituzioni esiste solo a Napoli? Certo che no, ma avere un deputato che si espone così in una città “critica” come la bellissima Napoli è un vanto. Ci dovrebbero essere più persone come l’onorevole Borrelli, a Milano, Roma, Foggia, Bari, Gela. Non solo a Napoli, ovviamente. Ma il fatto che l’illegalità sia un fenomeno diffuso in tutta Italia dovrebbe per caso giustificare ciò che accade nella bellissima Napoli e indurre i cittadini a voltarsi dall’altra parte?

Non sappiamo se Borrelli sia consapevole di ciò che sta facendo, non abbiamo ancora capito se da il giusto peso alle battaglie che porta avanti. Per quanto ci riguarda non sta solo liberando le strade dai parcheggiatori abusivi, condannando la mentalità retrograda e criminale di certa gente e diffondendo l’idea di legalità.

Per noi Borrelli sta provando a “disegnare” la Napoli del 2100, consapevole che, per questioni anagrafiche, quella Napoli lui, come noi, non la vedrà mai. E’ un regalo che sta facendo alla sua terra, e se la mettiamo così il suo impegno quotidiano assume tutta un’altra sfumatura.

Non ci sarebbe altra spiegazione. Non è possibile alzarsi al mattino, lottare contro chi abusa di suolo pubblico, andare a Santa Lucia per condannare i parcheggiatori abusivi, partecipare ad una trasmissione televisiva, tornare in strada e continuare ad essere sentinella di legalità. Non è umanamente possibile, a meno che non sia un regalo, una missione, per la Napoli che verrà.

A volte, guardando il lungomare, pare che il prezzo da pagare per tutta quella bellezza sia la delinquenza, e la mentalità, con cui saremmo condannati a convivere. Ma non è così, è possibile immaginare come sarà Napoli nel 2100. E sarà diversa, migliore.

Borrelli

www.impresaitaliana.net

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